lunedì 10 ottobre 2011

Nord Africa

Da una lettera firmata ad un quotidiano locale leggo:sequestrati in casa,ci siamo ancora in via Molo San Filippo a Porto Corsini,finito il transito di centinaia di pullmans al servizio dei crocieristi(il traffico è stato spostato a Nord del paese in vie ancora più strette e anguste)ora iniziano i lavori di adeguamento della banchina portuale,lavori che dureranno nella migliore delle ipotesi 8/10 mesi.Programmare?non una parola è stata chiesta agli abitanti,che si vedranno aprire un cantiere a pochi metri dalle abitazioni,non un incontro per conoscere le necessità di quei pochi cittadini di serie B.Almeno hanno pensato alla sicurezza?la crocerossa non era stata prevista,vietato stare male,le auto private?arrangiatevi.
Dal,sito(http://www.port.ravenna.it/work/doc_alleg/PoliticaAmbientale_Rev0.pdf)dell'Autorità Portuale di Ravenna,così recita:l'Autorità Portuale di Ravenna,consapevole del ruolo che può svolgere per la salvaguardia del propio territorio e la SICUREZZA DEI SUOI CITTADINI,si pone come obbiettivo la riduzione degli impatti ambientali delle attività portuali e a tal fine ha adottato un propio Sistema di Gestione Ambientale, applicato a tutte le attività/servizi,conformemente alla norma UNI EN ISO 14001. L'obbiettivo verrà perseguito attraverso il miglioramento continuo del Sistema di Gestione Ambientale con un preciso impegno alla prevenzione dell'inquinamento e al rispetto delle prescrizioni legali ambientali, grazie al coivolgimento di tutto il personale,degli operatori e degli UTENTI.Questo impegno si concretizza tramite:l'individuazione e l'analisi delle attività svolte in ambito portuale per gestire gli aspetti che possono influire negativamente sulle componenti ambientali;l'informazione e la sensibilizzazione degli operatori portuali e degli UTENTI al fine di accrescere la consapevolezza ambientale favorendo lo sviluppo sostenibile dell'intero sistema porto.
Mi fermo,il documento continua,tanti bei principi,ma,come sempre accade non si concretizzano,è facile scrivere proclami,sperando che nessuno li legga,perchè,quali interessi vietano il coinvolgimento delle popolazioni interessate alle trasformazioni del territorio.I cittadini di Porto Corsini sono indignati,pensavano di essere al Sud dell'Europa comunitaria ma invece si sono accorti di abitare al Nord dell'Africa.

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