domenica 29 ottobre 2023

PORTO CORSINI UN PAESE CHE MUORE

Porto Corsini, alla stregua di altri paesi situati lungo la costa, risente dei problemi del traffico ai quali innanzitutto contribuiscono da un lato un assetto urbanistico del centro, che risale prevalentemente a tempi precedenti l’utilizzo dell’auto, e dall’altro un aumento assai consistente dei veicoli circolanti. Se il primo aspetto rimane sostanzialmente immutabile nel tempo, il secondo impone comunque scelte di gestione ed organizzazione delle componenti del traffico. Gran parte del traffico rilevabile, in particolare nel centro abitato, è rappresentato da movimenti di transito e trasferimenti
La rete stradale del centro abitato, ha caratteristiche che poco si adattano alle esigenze degli importanti flussi di traffico motorizzato, autobus, T.I.R, autobotti , taxi, camper. Appare pertanto strategica la pianificazione di provvedimenti che intervengano sulla gestione delle varie componenti di traffico modificando l’offerta di mobilità a vantaggio di sistemi con minore impatto dell’ambiente e maggiore tutela dell’utenza debole. Sono sempre più stretti i legami tra modelli di mobilità urbana, qualità ambientale e tutela dei soggetti più deboli. Spesso queste relazioni provocano disagi e difficoltà, alti costi economici ed energetici causati dalla congestione, situazioni di elevato inquinamento acustico ed atmosferico, enormi rischi alla circolazione per ciclisti e pedoni. Risolvere problemi di mobilità all’interno di Porto Corsini, è possibile non solo mettendo in sicurezza l'attuale rete viaria, ma anche e soprattutto investendo sul trasporto elettrico delle merci e delle persone, ed indirizzando i nuovi player (concessionari Terminal Crociere) verso forme di mobilità sostenibile compatibili con l'ambiente. La tutela e la promozione delle forme di mobilità sostenibile, oltre a rappresentare un fattore di qualificazione sociale, innesca processi virtuosi di riduzione della congestione e di aumento della sicurezza stradale, riducendo i rischi di incidenti ed i costi economici e sociali collegati. La mobilità urbana, fermo restando l’esigenza di essere in qualche modo garantita, riveste un ruolo centrale nelle problematiche ambientali a causa del suo contributo all’emissione di inquinanti atmosferici, all'inquinamento acustico prodotto all’interno del centro abitato di Porto Corsini. L’inquinamento atmosferico è una modifica della composizione dell’atmosfera per la presenza di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e da costituire un pericolo diretto o indiretto per la salute di chi vive in quel contesto.
 Il traffico veicolare, in particolare, è responsabile dell’immissione in atmosfera di numerosi agenti inquinanti di varia natura tra cui i prodotti di combustione dei carburanti, le polveri derivanti dall’usura dei freni, degli pneumatici e del manto stradale. Porto Corsini, oltre alle problematiche tipiche delle aree inserite in un contesto portuale, deve confrontarsi con le emissioni derivanti dall'attività del Terminal Crociere e dell’importante polo industriale situato a sud del paese.

 

 

Porto Corsini

22 agosto 2023  

Andrea Ravegnani

sabato 14 ottobre 2023

La stazione croceristica di Porto Corsini per Ancisi (LpRa) è troppo invasiva ed impattante. Le sue 8 proposte “migliorative”

     martedì 1 Agosto 2023


L’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna ha in corso di valutazione due progetti, accorpati in uno, per realizzare opere di servizio all’attuale terminal crociere di Porto Corsini. Opere destinate ad occupare interamente lo spazio di avamporto esistente tra il mare e il paese, dice Lista per Ravenna: “65.000 metri quadrato serviranno per costruire una stazione marittima di imbarco e sbarco dei passeggeri, incentrata su un edificio di mq 5.066 a due piani, con copertura agibile. Nei 121.500 metri quadrati del cosiddetto Parco delle dune, saranno insediati parcheggi per 34 pullman, 28 taxi, 14 NCC (Noleggi Con Conducente), 115 posti auto, 54 stalli per biciclette, oltre alla viabilità interna e ai residui spazi di verde. In queste aree, le norme urbanistiche attuali del Comune di Ravenna non consentono attività edificatorie senza che il Consiglio comunale ne approvi una variante, come avverrà giovedì 3 agosto prossimo. L’approvazione del progetto, in capo esclusivo all’Autorità Portuale, avverrà successivamente, ma il Comune e suoi enti partecipati avranno tuttavia voce in capitolo nella sua definitiva formulazione.”

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, proporrà quindi al Consiglio comunale di approvare, giovedì stesso, un ordine del giorno, che migliori a suo dire il progetto, rendendolo meno impattante. “Innanzitutto, cementifica 18,2 ettari di territorio marittimo restituiti alla loro naturalità dopo la cessazione del Piano Operativo Comunale 2010-2015. Quasi 300 posti parcheggio per mezzi a motore su quattro ruote, installati nel cosiddetto Parco litoraneo delle Dune, saranno inoltre raggiungibili – superato lo stato miserevole e pericoloso della via Baiona, unica strada che congiunge Ravenna con Porto Corsini – solo attraversando via Molo San Filippo, interna al paese e priva di uno spazio ciclo-pedonale continuo. – dice Ancisi – Aggiungendo il già esorbitante traffico locale, si calcolano circa 600 mila mezzi a motore l’anno, che alimentano una bolla d’aria soffocante e tossica. La classe acustica della zona verrà poi aumentata dal III al IV livello, cosicché, ad appena 200 metri di distanza, gli abitanti di Porto Corsini dovrebbero subire un maggior grado di rumorosità consentita pari a 60 decibel tra le 6:00 e le 22:00 e a 50 tra le 22:00 e le 6:00.”

Secondo Ancisi “il “Piano stralcio per il rischio idrogeologico” della Regione Emilia- Romagna, anno 2017, classifica parte della zona costiera come “area potenzialmente interessata da alluvioni rare” e la zona nord come “area di potenziale allagamento” causabile dalle piene delle reti idriche di pianura. Le sciagure immani avvenute in Italia da allora, e recentemente sul suolo ravennate, in conseguenza di sconvolgimenti degli andamenti meteo-climatici ed idrogeologici, consiglierebbero che le aree finora non edificate, sottoposte a tali potenziali rischi, subissero cementificazioni solo in termini ristretti e per l’indispensabile. Distano circa 200 metri i siti della Rete Natura 2000 “Pineta

di Casalborsetti, Pineta Staggioni, Duna di Porto”, per cui il progetto deve essere sottoposto alla procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA). Il Parco del Delta del Po, con la stazione San Vitale e Pialasse di Ravenna, dista circa 150 metri, imponendo esso stesso verifiche sui vincoli esistenti. Secondo il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Ravenna, il progetto ricade nell’Unità di Paesaggio della Costa Nord (certamente peggiorandolo); è direttamente interessato dal “Sistema Costiero” ed è direttamente interessato e limitrofo a “Zone di riqualificazione della Costa e dell’Arenile” e a “Zone di Protezione delle Acque sotterranee costiere” (con le quali interferisce).”

Sulla base di queste valutazioni, Ancisi giudica prioritario che, in sede di valutazione del progetto, la stazione marittima sia ridotta alle dimensioni essenziali per l’accesso/uscita dei croceristi dal pontile a cui sono attraccate le navi crociera, ubicando fuori del paese un più ampio centro servizi collegato ad un parcheggio scambiatore tramite navette a trazione elettrica. Ancisi con il suo OdG propone che il Sindaco e la Giunta comunale si adoperino per raggiungere 8 obiettivi:

coinvolgere la cittadinanza di Porto Corsini nelle decisioni da assumere, attraverso un dibattito pubblico;
rispettare rigorosamente i vincoli esistenti sulle aree naturali protette circostanti il Terminal;

fronteggiare preventivamente il rischio potenziale di alluvioni e allagamenti incombenti su parte delle aree occupate dal Terminal, al fine di ridurne al massimo
le eventuali conseguenze negative;
risolvere i problemi di viabilità e di mobilità ciclopedonale interni a Porto Corsini, prima che la stazione marittima sia attivata;

riproporre, da parte del Comune, la formazione di un parcheggio scambiatore all’ingresso del paese, utilizzando, per il collegamento col Terminal, mezzi navetta a trazione elettrica;
effettuare il completamento della linea di acqua potabile, realizzata con fondi pubblici, che si arresta alla banchina del terminal senza raggiungere le navi, affinché 
si eviti che gli imbarchi dell’acqua potabile avvengano con le attuali lunghe sfilate di autobotti attraverso via San Filippo;

attivare un collegamento, con imbarcazioni a trazione elettrica, tra Porto Corsini e la darsena di città attraverso il canale Candiano, come già in atto negli altri porti d’Europa;
mettere in sicurezza la transitabilità della via Baiona tra la città di Ravenna e l’accesso ai Lidi Nord, cominciando col separare ininterrottamente dalla carreggiata, su pista propria, il traffico ciclopedonale.

Terminal crociere Porto Corsini: approvata variante

*Terminal crociere Porto Corsini: approvata la variante che favorisce il completamento dei servizi infrastrutturali*Nella seduta di ieri  il consiglio comunale ha approvato la proposta di delibera “Autorità di sistema portuale del mare adriatico centro settentrionale: opere di urbanizzazione dell’area a servizio del terminal crociere a Porto Corsini, Ravenna. Valutazione in merito alla variante agli strumenti urbanistici vigenti e alla classiocazione acustica dell’area interessata”, con 25 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, il consigliere Filippo Donati di Viva Ravenna, Fratelli d’Italia, La Pigna città forese e lidi, Lega Salvini premier), 1 voto contrario (Lista per Ravenna – Polo civico popolare), 1 astenuto (il consigliere Nicola Grandi di Viva Ravenna).Sono stati inoltre presentati in collegamento con la delibera un emendamento e un ordine del giorno dal titolo “Stazione crocieristica troppo invasiva e impattante – progetto da rivedere”, da parte del consigliere Alvaro Ancisi, capogruppo Lista per Ravenna – Polo civico popolare; entrambi respinti con la stessa votazione: 19 voti contrari (gruppi di maggioranza) e 8 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, La Pigna città forese e lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna – Polo civico popolare, Viva Ravenna).Ha illustrato la delibera l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte facendo presente che le opere in progetto per l’area a servizio del Terminal Crociere a Porto Corsini prevedono la realizzazione di immobili aventi destinazioni d’uso comprese tra quelle già ammesse dagli strumenti urbanistici e strettamente connesse ad attività di interesse generale attuate da Autorità di Sistema Portuale, competente ad intervenire su un’area di demanio statale, per cui nell’ambito della procedura di approvazione del progetto, viene richiesta la possibilità di consentire l’approvazione del progetto in variante agli strumenti urbanistici, per eseguire le opere con intervento diretto senza la preventiva approvazione di un Piano urbanistico attuativo (PUA). Ha inoltre rappresentato che pur avendo eIcacia la variante non comporterà modioche cartograoche agli elaborati di Rue e Psc; comporterà invece modioche alla classiocazione acustica dell’area che passerà dal livello 3 al livello 4. L’assessora si è quindi soffermata sull’importanza del progetto, che prevede il completamento dei servizi infrastrutturali al terminal, e sull’interesse generale e pubblico dello stesso ai oni dello sviluppo del porto e del conseguente indotto economico legato soprattutto al turismo in generale e crocieristico in particolare.Sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna – Polo civico popolare), Gianolippo Nicola Rolando (Lega Salvini premier), Filippo Donati (Viva Ravenna), Renald Haxhibeku (Pd), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia).*Il gruppo Lista per Ravenna* ha presentato emendamento ed ordine del giorno poi respinti, ritenendo, nel primo, non proponibile l’elevazione dei decibel vista la distanza di soli 200 metri dall’abitato di Porto Corsini e sostenendo, nel secondo, le ragioni per cui a suo avviso il progetto sia da rivedere.*Il gruppo Lega Salvini premier* ha affermato di ritenere il progetto notevole pur rappresentando la necessità di risolvere possibili problematiche legate al traIco, proponendo di utilizzare uno spazio prossimo all’area come base per i mezzi pesanti e l’attivazione di collegamenti via mare.*Il gruppo Viva Ravenna* ha posto l’accento sull’importanza del progetto dal punto di vista dello sviluppo del turismo e di tutto l’indotto ad esso collegato, affermando che quella turistica è l’economia su cui puntare per gli anni futuri, auspicando il confronto tra le parti per fare le scelte migliori.*Il gruppo Partito democratico* ha detto trattarsi di una progettualità determinante per la città, che apre scenari e prospettive future qualiocanti per l’economia turistica e per attuare un salto di qualità nell’ambito del settore.*Il gruppo Lista de Pascale sindaco* ha sottolineato che il progetto è a costo zero per il Comune e che rappresenta una grande occasione per valorizzare la vocazione turistica della città; ha fatto presenti gli aspetti di sostenibilità che lo stesso progetto contiene.*Il gruppo Fratelli d’Italia,* dichiarandosi favorevole, ha evidenziato l’importanza del progetto per la riqualiocazione del porto ma anche la necessità, in concomitanza, di rivedere la rete viaria, auspicando la realizzazione a breve di quanto previsto, superando il rischio di creare cattedrali nel deserto.

Sara Palmieri 6 agosto 2023

Nella seduta di ieri 11 agosto 2023 il consiglio comunale di Ravenna ha approvato la proposta di delibera “Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale: opere di urbanizzazione dell’area a servizio del terminal crociere a Porto Corsini, Ravenna. Valutazione in merito alla variante agli strumenti urbanistici vigenti e alla classificazione acustica dell’area interessata”, con 25 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, il consigliere Filippo Donati di Viva Ravenna, Fratelli d’Italia, La Pigna, Lega Salvini premier), 1 voto contrario (Lista per Ravenna), 1 astenuto (il consigliere Nicola Grandi di Viva Ravenna)

Sono stati inoltre presentati in collegamento con la delibera un emendamento e un ordine del giorno dal titolo “Stazione croceristica troppo invasiva e impattante – progetto da rivedere”, da parte del consigliere Alvaro Ancisi, capogruppo Lista per Ravenna; entrambi respinti con la stessa votazione: 19 voti contrari (gruppi di maggioranza) e 8 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, La Pigna, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna, Viva Ravenna).

Ha illustrato la delibera l’Assessora all’Urbanistica Federica Del Conte che si è soffermata sull’importanza del progetto, che prevede il completamento dei servizi infrastrutturali al terminal, e sull’interesse generale e pubblico dello stesso ai fini dello sviluppo del porto e del conseguente indotto economico legato soprattutto al turismo in generale e alle crociere in particolare.

Sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Gianfilippo Nicola Rolando (Lega), Filippo Donati (Viva Ravenna), Renald Haxhibeku (Pd), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia).

Il gruppo Lista per Ravenna ha presentato emendamento ed ordine del giorno poi respinti, ritenendo, nel primo, non proponibile l’elevazione dei decibel vista la distanza di soli 200 metri dall’abitato di Porto Corsini e sostenendo, nel secondo, le ragioni per cui a suo avviso il progetto è troppo impattante e sia quindi da rivedere.

Il gruppo Lega ha affermato di ritenere il progetto notevole pur rappresentando la necessità di risolvere possibili problematiche legate al traffico, proponendo di utilizzare uno spazio prossimo all’area come base per i mezzi pesanti e l’attivazione di collegamenti via mare.

Il gruppo Viva Ravenna ha posto l’accento sull’importanza del progetto dal punto di vista dello sviluppo del turismo e di tutto l’indotto ad esso collegato, affermando che quella turistica è l’economia su cui puntare per gli anni futuri, auspicando il confronto tra le parti per fare le scelte migliori.

Il gruppo Partito democratico ha detto trattarsi di una progettualità determinante per la città, che apre scenari e prospettive future qualificanti per l’economia turistica e per attuare un salto di qualità nell’ambito del settore.

Il gruppo Lista de Pascale sindaco ha sottolineato che il progetto è a costo zero per il Comune e che rappresenta una grande occasione per valorizzare la vocazione turistica della città; ha fatto presenti gli aspetti di sostenibilità che lo stesso progetto contiene.

Il gruppo Fratelli d’Italia, dichiarandosi favorevole, ha evidenziato l’importanza del progetto per la riqualificazione del porto ma anche la necessità, in concomitanza, di rivedere la rete viaria, auspicando la realizzazione a breve di quanto previsto, superando il rischio di creare cattedrali nel deserto.

Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato la proposta di delibera “Autorizzazione al rilascio di parere in deroga, mediante la procedura prevista dall’articolo 20 legge regionale 15/2013, inerente l’utilizzo di una porzione della struttura di proprietà comunale sita in località Casemurate di Ravenna via Bagnolo Salara n.60 da adibire a sede di farmacia comunale”, con 20 voti favorevoli (gruppi di maggioranza e Lista per Ravenna), 1 voto contrario (Pri), 5 che hanno dichiarato di non partecipare al voto (Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Pigna, Viva Ravenna).

Ha presentato l’atto l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte spiegando che, successivamente alla revisione biennale della pianta organica delle farmacie urbane e rurali del Comune per il 2022, è stato deciso di esercitare il diritto di prelazione in riferimento ad una sede farmaceutica individuata al numero 46 in località Bastia e Mensa Matellica per il tramite di Ravenna Farmacie srl, stabilendo come sede per la collocazione della stessa farmacia una porzione della struttura di proprietà comunale sita a Casemurate in via Bagnolo 60. L’assessora ha quindi chiesto al consiglio l’autorizzazione per il cambio di destinazione d’uso e ha fatto presente che l’intervento non comporta problematiche di impatto ambientale e tanto meno di carico urbanistico anche in considerazione della natura di pubblico interesse del servizio da insediarvi.

Sono intervenuti Veronica Verlicchi (La Pigna), Fiorenza Campidelli (Pd), Gianfilippo Nicola Rolando (Lega), Andrea Vasi (Pri), il sindaco Michele de Pascale, Nicola Grandi (Viva Ravenna), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna).

Il gruppo La Pigna ha contestato un errore di forma della delibera perché a suo avviso la località non è contemplata nella pianta organica delle farmacie; inoltre ha sostenuto che non se ne ravvisa la necessità in una zona già servita da farmacie vicine, rilevando infine l’antieconomicità dell’insediamento.

Il gruppo Partito democratico ha affermato di non capire la contrarietà del gruppo La Pigna all’insediamento di un servizio utile ai cittadini grazie alla possibilità di coprire due delle sedi rimaste vacanti tra cui, oltre a Villanova, la zona che si trova all’estremo sud del forese come Casemurate Bastia Mensa Matellica.

Il gruppo Lega ha sostenuto la tesi del gruppo La Pigna, affermando che la delibera non è votabile in quanto contiene errori di forma e quindi, essendo sbagliata, va ritirata per essere corretta.

Il gruppo Pri ha fatto presente di conoscere bene le esigenze di quel territorio e pertanto di ritenere che l’insediamento della farmacia in quell’area, oltre a non essere necessario, è antieconomico; ha auspicato che venga riconsiderato l’insediamento in un luogo meno servito e più strategico.

Il sindaco Michele de Pascale, nel ripercorrere l’iter del piano delle farmacie, ha affermato che non è vero che la località non sia prevista in quanto indicata nelle cartine e giustificata dal numero degli abitanti mentre, in linea di principio, potrebbe nel tempo spostarsi rimanendo nei confini in cui è contemplata; d’altro canto la riqualificazione della struttura non può che ritenersi un fatto positivo.

Il gruppo Viva Ravenna ha affermato di non voler partecipare al voto dal momento che la delibera contiene degli errori formali.

Il gruppo Lista per Ravenna ha rappresentato di essere favorevole alla delibera in quanto a Casemurate ci sono circa 1700 cittadini che potranno usufruire di un servizio che non svolge solo il compito di vendere delle medicine, ma ha una funzione più ampia che torna sempre molto utile alla comunità.

Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato, dopo modifiche apportate in corso di seduta, l’ordine del giorno “È urgente ripensare al bypass sul Candiano” (documento al link allegato), presentato da Chiara Francesconi, capogruppo Misto, che lo ha illustrato, e da Daniele Perini, capogruppo “Lista de Pascale Sindaco”, Marco Montanari, capogruppo Pd, Nicola Grandi, capogruppo Viva Ravenna, con 20 voti favorevoli (gruppi di maggioranza e Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Viva Ravenna) e 1 voto contrario (Movimento5Stelle).

Sono intervenuti: Alberto Ancarani (Forza Italia), Cinzia Valbonesi (Pd), Nicola Grandi (Viva Ravenna), il sindaco Michele de Pascale.

Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato la proposta di delibera “Costituzione della commissione comunale per la formazione albi dei giudici popolari”, all’unanimità dei 27 consiglieri presenti con l’astensione dei due consiglieri proposti.

Ha illustrato la delibera il sindaco Michele de Pascale rappresentando che ai sensi di legge è prevista la nomina della Commissione per la formazione degli albi dei giudici popolari composta dal sindaco e da due consiglieri comunali.

Per la maggioranza consiliare è stato proposto, risultando quindi componente Daniele Perini (capogruppo Lista de Pascale sindaco), per la minoranza il consigliere Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier). La durata in carica della commissione è pari a quella del consiglio comunale che l’ha eletta.



08 Giugno 2023 - Nel quadro delle azioni previste dal Progetto ACCESS2NAPA (Progetto co-finanziato dall’Unione Europea), è stata accolta la candidatura del Porto di Ravenna all’importante Missione "Mission Restore our Ocean and Waters". La candidatura, presentata dall’Autorità Portuale di Ravenna, è legata specificatamente alla realizzazione di una stazione di Cold Ironing - elettrificazione delle banchine - al Terminal Crociere di Porto Corsini.

Investimento di 30 milioni e riconoscimento della comunità europea

La Missione “Restore our Ocean and Waters” in linea con la Strategia dell'UE per la Biodiversità 2030, con il Piano d'azione verso un inquinamento zero per aria, acqua e suolo e con la Strategia per l'economia blu sostenibile, mira a proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini e d'acqua dolce e ridurre le emissioni di carbonio.

L’impianto di cold ironing al Terminal Crociere del porto di Ravenna permetterà di azzerare l’inquinamento acustico in tutta l’area circostante il terminal e ridurre le emissioni di CO2, sfruttando l’energia elettrica immessa in rete dall’impianto fotovoltaico che l’Autorità Portuale si appresta a realizzare.

Dopo la recente aggiudicazione al raggruppamento di Imprese con Capogruppo GEMMO S.p.A. e mandanti ABB S.p.A. e CONSORZIO INTEGRA Soc. coop. del contratto per la realizzazione di questo impianto, arriva un riconoscimento europeo del valore ambientale di questa opera.

Le attività previste nel contratto, per un importo contrattuale di oltre 30 milioni di Euro, saranno finanziate utilizzando fondi del PNRR.
I tempi preventivati sono di 6 mesi per la progettazione, mentre per la realizzazione dell’impianto sono stimati 18 mesi.

Il Terminal Crociere situato a Porto Corsini - che già nel 2022 ha accolto 200.000 passeggeri e che, raggiungerà i 300.000 nel corso di questo anno - è in grado di ospitare le navi da crociera più grandi oggi in circolazione.

Attualmente tutte le navi da crociera producono l’energia elettrica per i fabbisogni di bordo (aria condizionata, illuminazione, frigoriferi, ascensori, cucine ecc.) con gruppi elettrogeni alimentati dal motore della nave stessa, anche quando questa è ormeggiata in porto.

L’impianto di elettrificazione delle banchine al Terminal Crociere del porto di Ravenna permetterà, oltre al collegamento alla rete elettrica nazionale, anche quello ad un impianto fotovoltaico da 20 megawatt che l’Autorità Portuale è in procinto di realizzare, destinato a produrre energia verde al servizio del terminal crociere e di altri operatori portuali.

“E’ un progetto innovativo – ha dichiarato il presidente dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi – che si realizzerà per la prima volta in Italia. Siamo gli unici ad avere in corso una progettazione che preveda una alimentazione green per le navi grazie ad energia elettrica prodotta da fotovoltaico.

Questo va nella direzione di una sempre maggiore sostenibilità ambientale ed energetica delle attività che si svolgono all’interno del porto. Oggi è necessario puntare su tecnologie avanzate che consentano, come in questo caso, di diminuire gli impatti ambientali generati dall’ormeggio delle navi da crociera, ovvero migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento acustico nelle aree portuali e in quelle limitrofe.

La realizzazione di questo impianto lo farà e il riconoscimento ottenuto dalla Commissione Europea in queste ore conferma che questa azione contribuisce al raggiungimento di un obiettivo fondamentale della Missione Oceano e Acque, ovvero la riduzione di ogni forma di inquinamento di acqua e aria”.



Shipping Italy

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Amsterdam dice stop alle navi da crociera in città

Nicola Capuzzo · Friday, July 21st, 2023

Dopo Venezia le navi da crociera verranno escluse dall’accesso al centro cittadino di un’altra grande capitale europea del turismo.

Il consiglio comunale di Amsterdam, infatti, ha vietato l’accesso delle navi bianche al terminal collocato nel centro della città, nel più ampio tentativo di limitare il numero di visitatori e di contenere l’inquinamento.

Per i rappresentanti politici delle amministrazioni che governano la maggiore città olandese, sede ogni anni di oltre 100 toccate, le navi non sono in linea con le ambizioni sostenibili della municipalità: “Le navi da crociera nel centro della città non sono in linea con il compito di Amsterdam di ridurre il numero di turisti” ha dichiarato Ilana Rooderkerk del partito liberale D66 (che governa la città insieme al partito laburista e agli ambientalisti), la quale in passato avevo paragonato i turisti delle crociere a una sorta di “piaga delle locuste” che si abbatte sulla città. Concetto espresso più diplomaticamente ma in modo analogo dal sindaco Femke Halsema, lamentandosi di come “i crocieristi venissero lasciati liberi per un paio d’ore, mangiassero in catene internazionali e non avessero tempo per visitare un museo, consumando la città ma facendo poco per essa”.

La chiusura del terminal crociere centrale sul fiume IJ, vicino alla stazione ferroviaria principale di Amsterdam, è solo l’ultima misura per limitare il turismo di massa in una città da 20 milioni di visitatori l’anno, che nei mesi scorsi aveva lanciato per esempio una campagna online per esortare i giovani britannici che intendono organizzare il loro addio al celibato ad Amsterdam a stare alla larga.

Ma oltre al contrasto del turismo di massa, lo stop alle crociere ha a che fare con l’inquinamento ambientale che provocano. Fra le prove portate dall’amministrazione olandese uno studio del 2021 su una grande nave da crociera che rilevava come in un giorno avesse prodotto gli stessi livelli di ossidi di azoto (NOx) di 30.000 camion.

Da tempo Amsterdam sta valutando altri possibili siti di ormeggio lontani dal centro città, ma non è stata ancora presa alcuna decisione.