giovedì 7 febbraio 2013

Archivio comunicati n°1

Sei in: Home ›› Comune ›› Consiglio Comunale ›› Gruppi Consiliari ›› Comunicazione dei Gruppi ›› Comunicazione dei Gruppi Consiliari - Legislatura 2006-2011 ›››› Comunicati ›› Sul nuovo Borgo marinaro nell'avamporto di Porto Corsini 08/02/2009 Attenzione all'equilibrio ambientale e salvaguardare il patrimonio forestale. 8 febbraio 2009 La soddisfazione con cui è stata esposta la presentazione del piano di costruzione del nuovo borgo marino nell'avamporto di Porto Corsini può essere condivisa, ma fino ad un certo punto e non senza smorzarne i toni. Il cambio di strategia Va ricordato che, dal 1983 ad oggi, sono stati numerosi i tentativi di vari soggetti delle istituzioni e dell'economia locale di attentare all'integrità dell'abitato di Porto Corsini - di cui si è proposto perfino di abbattere parte del centro - e del suo prezioso patrimonio ambientale e naturalistico, rappresentato dalla pineta Staggioni, dalle aree umide e dalle spiagge dunose. Si è cercato di realizzare una viabilità pesante, per consentirvi il transito di autotreni e vagoni ferroviari su gomma, di costruire banchine e scali commerciali su tutta la zona dell'avamporto, di trasformare l'arenile e la zona degli stabilimenti balneari in piazzali logistici per il deposito merci, di demolire parte della pineta per attraversarla con il traffico commerciale, di realizzare nuove invasive strade di collegamento tra l'asse di via Baiona e la via Guizzetti, che è la strada di confine tra l'abitato e la pineta. Si deve ad una forte mobilitazione dei cittadini, del loro comitato locale e delle associazioni ambientaliste, cui Lista per Ravenna, ben radicata nella popolazione del posto, ha dato pieno sostegno ed impulso, se, con petizioni e ricorsi alle autorità di garanzia della salvaguardia ambientale (Corpo Forestale, Soprintendenza, Commissione Europea), la loro impari battaglia coi poteri forti ebbe successo e l'allora sindaco Mercatali dovette alzare bandiera bianca. L'impianto urbanistico del piano ora presentato dall'Autorità Portuale significa, al riguardo, un cambio di strategia, che va apprezzato, salvo mettere in chiaro alcune cose. L'equilibrio tra interessi pubblici e privati Il piano si regge su un delicato equilibrio tra interessi pubblici e sociali e interessi privati, questi ultimi rappresentati, in particolare, da 10.000 mq destinati ad uso residenziale privato, da altrettanti per strutture turistiche e da 2.500 per il commercio. La qualità degli interventi, nelle fasi successive delle definizioni progettuali, deve essere attentamente valutata, al fine che tale equilibrio non sia incrinato da soluzioni stravolgenti o degradanti. I facili entusiasmi Non bisogna far credere che il terminal crociere e insieme il nuovo borgo saranno finiti nel 2012, e tanto meno che il porto crocieristico possa immediatamente prendere quota Le condizioni dell'economia e quelle commerciali legate al traffico delle crociere mediterranee, che il porto di Venezia monopolizza, suggeriscono una previsione di decollo e di crescita molto più avanzate nel tempo. Del resto, sono 13 anni che Porto Corsini sta aspettando lo scalo crocieristico, avendo, nel frattempo, scongiurato il peggio. Non le si prospetti il miracolo. La pineta Staggioni non si tocca più La magnifica riserva naturale costituita dalla pineta Staggioni ha già pagato anche troppo allo sviluppo urbanistico di Porto Corsini, quando, nel 2003, si è riusciti, con una forzatura, ad ottenerne una mutilazione a favore del prolungamento di via Guzzetti. Nessuna nuova pianificazione può essere compatibile con un suo ridimensionamento o deturpazione. L'allargamento di questa strada e l'intenzione di prolungarla fino a via Baiona, riducendo la fascia sud della pineta, sfondandola ad ovest e così abbattendo circa 500 mq di verde, deve fare i conti con il vincolo insuperabile di Riserva naturale dello Stato, oltre che con problemi di natura patrimoniale. La delibera della Giunta comunale che propone di togliere questo vincolo è solamente un atto arrogante e irresponsabile. In una lettera della Soprintendenza, datata 19 gennaio scorso, si scopre che essa non è stata neppure informata del progetto. Se non si vuole ingaggiare un nuovo contenzioso che, quanto meno, dilaterebbe il processo di avvio dei lavori, si deve prendere atto che altre soluzioni funzionali sono praticabili. Basta mettere via Guzzetti a senso unico in uscita dal paese e creare una traversa a via Volano, poco più a sud, per raggiungere ugualmente via Baiona senza intaccare la pineta. Del resto, il traghetto sul Candiano sarà spostato proprio per decongestionare il traffico, allontanandolo dal paese. Alvaro Ancisi, capogruppo

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