giovedì 7 febbraio 2013

Archivio comunicati n°2


Porto Corsini in croce per le navi da crociera.

Le proposte di LpRA contro le emissioni inquinanti e per una viabilità sostenibile.
La scheda M02 del Piano Operativo Comunale (POC) in fase di formazione, ultima parte del nuovo piano regolatore, riguarda l’importante progetto che prevede, a Porto Corsini, uno sviluppo edilizio dell’avamporto di grande portata, calcolato in 26.500 metri quadrati di superficie utile per abitazioni, ricettività alberghiera, servizi privati e pubblici e in 16.500 per attrezzature militari: in pratica, il raddoppio di Porto Corsini. Lista per Ravenna ha già espresso contrarietà, in sede di Piano Strategico Comunale (PSC), al volume abnorme di tanta nuova edificazione. Infatti, il paese ha un assetto urbanistico e viario estremamente fragile, racchiuso com’è, in un ristretto quadrilatero, dai tre confini ambientali del canale Baiona, del litorale e della storica pineta Stagioni, e ad ovest dalla via Baiona. Entrando ora nel merito del progetto unitario delineato dal POC, Lista per Ravenna, condividendo le posizioni assunte dal proprio consigliere della Circoscrizione del Mare, Pier Luigi Bucchi, intende sollevare due questioni di grave impatto ambientale, prodotte dal porto per le grandi navi da crociere, del quale si ipotizzano forti potenzialità di attrazione, ma che già nel 2011 porterà a Porto Corsini 80 approdi e 140 mila passeggeri.
L’INQUINAMENTO DELLE NAVI DA CROCIERA
Secondo “Imprese-Ambiente”, gli inquinanti emessi da una nave da crociera, anidride carbonica e altri da combustione, è pari, specialmente quando essa staziona in un porto, a quello di oltre 10 mila autovetture. Come una camera a gas per gli abitanti di Porto Corsini. Nella scheda del POC, il problema non è specificamente accennato, neppure tra le “criticità”. Lista per Ravenna propone, invece, di adottare a Porto Corsini il progetto “Porti Verdi”, su cui, nel febbraio scorso, le altre città portuali di Venezia, La Spezia e Civitavecchia hanno raggiunto un accordo col ministero e con ENEL. Venezia peraltro figura tra i partner della società che si è aggiudicata la gestione dello scalo crocieristico di Porto Corsini. Si tratta di realizzare sul posto una centrale elettrica che alimenti da terra le navi quando entrano nel porto, consentendo loro di spegnere i generatori a gasolio e di abbattere così, secondo i calcoli di ENEL, le emissioni di anidride carbonica del 30% e degli altri inquinanti da combustione per il 95%. Il progetto si completerebbe introducendo la mobilità elettrica dei passeggeri e delle merci nel porto e realizzando impianti di illuminazione ad alta efficienza (LED). Gli stretti rapporti tra la città di Ravenna e l’ENEL, per via della grande centrale termoelettrica che sorge proprio a Porto Corsini, non può che favorire la messa in opera di questo progetto, da attuare, preferibilmente, con tecnologie “pulite”, ad esempio, se fattibile, con un impianto fotovoltaico o con uno eolico, a beneficio peraltro anche delle costruzioni e dei servizi realizzati a terra, nel gigantesco piano di edificazione dell’avamporto. A Livorno, la sola città portuale che già utilizza questo sistema, si impiega una centrale termoelettrica, che però non è immune anch’essa da un qual certo inquinamento. Questa è una delle proposte di Lista per Ravenna da introdurre nella scheda M02 del POC.
IL BUDELLO DI VIA GUIZZETTI
A lato della pineta Staggioni, la ristrettissima via Guizzetti, andando a confluire, come in un imbuto, nella via Volano, unica strada di accesso a Porto Corsini, è già ora incapace a fungere da tangenziale nord per il traffico in uscita. Figuriamoci con lo sviluppo del porto crocieristico e degli insediamenti urbanistici. La scheda del POC prevede l’ “adeguamento di Via Guizzetti e connessione con Via Baiona”. “Connessione” significa attraversare radicalmente la pineta, protetta da ogni possibile vincolo ambientale nazionale e internazionale, trasformando in una strada carrabile l’attuale stradello forestale interrato. Non se ne parla neanche. La soluzione sostenibile, su cui è possibile ottenere il necessario parere favorevole del Corpo forestale, è quella disegnata (vedi l’allegato) da Lista per Ravenna, che prevede la prosecuzione in linea retta per un breve tratto della via Guizzetti fino a raggiungere via 6 Dicembre, da cui, attraverso via Valle Giralda, si raggiunge via Baiona. Occorre anche allargare di quattro metri via Guizzetti - che dovrà prevedere a lato una pista ciclabile - e parte di via 6 Dicembre. Su questo, proporremo un’altra modifica alla scheda di POC.


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