domenica 14 agosto 2011

Fanno puzza


Non le sopporto più quelle facce. Non le posso più vedere. Mi danno la nausea, il rigetto. Che l'Italia stia fallendo lo posso accettare. Ma questi  politicanti con i loro sorrisi da maiali e gli sguardi da furetti non riesco più a sopportarli. Sarei disposto a pagare qualsiasi tassa  per evitare di vedere quei ghigni da stronzo che compaiono ogni sera  nei talk-show e ogni mattina in 10 pagine di giornale. Di buoni a nulla che si atteggiano a statisti.
Qualcosa si è rotto dentro di me, e probabilmente dentro tanti di voi. Qualcosa sta cambiando. Il Paese ha capito di essere guidato da incapaci e da disonesti, forse se nera accorto già, ma pensava a un cambio della guardia dolce, come avviene in molti fallimenti. I responsabili si defilano, raggiungono la porta, non si fanno più vedere. E lo capisci, li lasci andare. Pensi al domani sarà un altro giorno e si può pensare a ricostruire. Invece questi traditori dell'economia nazionale che hanno indebitato il Paese e negato la catastrofe con una insolenza degna del massimo disprezzo, questi gaglioffi non mollano neppure un centimetro del loro potere non si riesce di schiodarli dalla poltrona. Io non sono violento, ma a la Storia non solo non si ferma, ma si ripete. Quando incontra un muro sul suo percorso lo butta giù. E' avvenuto con il muro di Berlino, ma anche con la testa di Luigi XVI e con la famiglia dello Zar. Eventi che, a posteriori, erano del tutto spiegabili. C'è chi  è scappato in Africa. Allora i ladri si potevano condannare e indurre alla fuga. Oggi i parlamentari condannati, anche quando i tribunali ne chiedono l'arresto, come è avvenuto per Cosentino e per Tedesco, continuano a sedere alla Camera e a incassare 20.000 euro al mese tra stipendio e benefit.
Devono togliersi dalla vista dei cittadini, definitivamente. Vadano dove vogliono, ad Antigua, ad Hammamet, a Vancouver. Guardo Enrico Letta, con quel sorriso da prete pentito Calderoli con la faccia da chi ha vinto un salame alla lotteria di paese e Bossi, Maroni, Bersani, Veltroni, D'Alema, Brunetta,Gasparri,Casini,LaRussa,(mi fermo se no vomito)con i loro volti da pluri ripetenti al Cepu. Se ne devono andare. Non c'è bisogno del giudizio dell'Economist o di Nouriel Roubini per capire che la classe politica è il primo problema del Paese. Ha fatto il suo tempo e puzza. Sono il pattume della seconda Repubblica. Li vedete e vi mettete un dito in bocca per liberare lo stomaco. E' ormai una questione che trascende la politica e l'economia. E anche l'etica e la morale. Una puzza nauseabonda che non è possibile sopportare oltre. L'Italia può crollare, è successo altre volte ed è sempre ripartita, ma questa classe politica se ne deve andare senza sconti e senza eccezioni.

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