sabato 13 agosto 2011

L'onda cresce

Parliamo di Porto Corsini, un paese sul mare di circa 1400 persone, che da piu' di un secolo vive di turismo, e che dal 2010 e' approdo di navi da crociera (gestito da "Ravenna terminal passeggeri").
Il paese come si vede dal seguente link 
e' racchiuso tra il canale del porto di Ravenna e la pineta.
Ci sono tre strade principali, piuttosto strette e con abitazioni adiacenti la strada.
Ora il "Ravenna terminal passeggeri" vuole far percorrere quelle strette strade del paesino da circa 300 autobus al giorno, per il trasporto dei crocieristi. Gli autobus sono in continuo transito, anche con nessun passeggero a bordo.
In alcune strade i marciapiedi mancano letteralmente (come in tanti paesi del terzo mondo), ma il Comune vorrebbe che una strada ad alto transito pedonale come questa (via Guizzetti)
fosse condivisa da pedoni (anche con passeggini), biciclette, moto, automobili. autobus, camion.
Inoltre alla partenza dal porto crocieristico, gli autobus percorrono una parte di zona pedonale (!) corrispondente al molo di Porto Corsini: con il loro passaggio e la formazione di code intralciano il percorso di famiglie a piedi e in bicicletta dirette verso il mare, che sono costrette a respirare la polvere alzata e  i fumi emessi dalle corriere in coda.
Ovvero quello che era un tranquillo paese di mare che viveva di turismo si sta tramutando in una enorme stazione di autobus che potrebbe far concorrenza a una metropoli asiatica.
L'inquinamento da monossido di carbonio e' gia' costante nelle giornate di approdo delle navi a causa dei generatori perennemente accesi, in quanto il porto non e' stato attrezzato dei collegamenti elettrici(tutto questo e' a norma di legge?).
Le soluzioni per ovviare a questi disagi potrebbero essere le seguenti.
  • Innanzitutto dotare il porto della corrente elettrica necessaria alle navi in sosta (dicono che non si puo' fare, ma naturalmente e' una delle tante menzogne di interesse)
  • Trasportare i crocieristi fuori dal paese con mezzi elettrici (che comunque alzano polvere, ma almeno non emettono monossido di carbonio)oppure con traghetti via mare; e dall'ampio piazzale gia' esistente all'ingresso del paese far loro prendere i rispettivi autobus, o il treno (evitando anche cosi' di intralciare il traffico)
  • Far quindi percorrere ai mezzi elettrici strade destinate, e non zone pedonali.
  • Inoltre, provvedere alla realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile nelle vie di alto transito di residenti e turisti, come e' il caso di via Guizzetti, dove ogni giorno adulti e bambini rischiano di essere investiti dai mezzi tuttora in transito.
Purtroppo ci sono conflitti tra il Corpo Forestale, il Comune, l'Autorita' Portuale, che si passano la palla l'uno all'altro e prendono tempo ....decenni di tempo, perche' tra l'altro mancano i fondi, dicono. Io pero' i 900 euro all'anno di ICI li devo pagare anche se mi mancano i fondi.
Che fare? Mi costruisco io il marciapiede da sola?
E' gia' stata presentata una petizione al comune di Ravenna, di cui si e' parlato sul giornale, come da link allegato
http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/2011/06/24/530871-siamo_contro_crociere.shtml
dove i cittadini spiegano di non essere contro le crociere, bensi' contro la mancanza di servizi e infrastrutture per i residenti e i turisti. Cio' che manca e' in realta' la prima cosa di cui avrebbero dovuto occuparsi, prima di far approdare le navi, ma l'avidita' supera purtroppo la tutela dei diritti umani. Gli interessi dei miliardari schiacciano sempre la vita delle masse.
Le risposte fino ad ora?
"Per Porto Corsini c'e' ancora tanto da fare".
Ma intanto finora non e' stato fatto proprio niente per il paese, ma solo per gli interessi di quei pochi che accrescono i loro guadagni a discapito della nostra salute. 

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